• December 10, 2024
Giro della Sardegna 2018

Il Giro in Solitaria 2018

544

Le miglia percorse durante il viaggio

34

I giorni di viaggio

165

Le ore totali di pagaiata

“Ho sempre avuto una certa difficoltà ad allontanarmi da casa, un po’ di paura a lasciare la strada conosciuta per una nuova. Perfino in città, quando mi devo spostare da un punto all’altro magari per andare in un negozio, faccio sempre la medesima strada. Quando viaggio e scopro una città che mi piace, ci torno.
Perché non provare a visitarne una nuova? Perché non fare una strada alternativa per giungere a quella meta?”

Da questa sfida personale è nata l’idea di Carlo Coni di circumnavigare la Sardegna in kayak.

E così una sera di febbraio, con una cartina della Sardegna grande quanto la metà del tavolo della sala, Carlo ha cominciato ad immaginare il suo viaggio, segnando tappe, marcando spiagge, disegnando percorsi.
Si appunta anche una lista di amici che possono aiutarlo in caso di necessità: avere tanti amici che si trovano a vivere in vari punti dell’Isola e che sanno della sua imminente partenza lo fanno partire con un pizzico di tranquillità in più.

A bordo di un kayak costruito appositamente, battezzato “Diana”, debitamente stipato di cibo, abiti di ricambio, qualche strumento tecnologico, e con una tenda per dormire, comincia a pagaiare.
Durante il mese di marzo, durante una primavera, quella del 2018, piuttosto rigida, Carlo parte dal porticciolo di Marina Piccola a Cagliari, senza nessuna certezza di arrivare alla conclusione.

“Considerato il periodo freddo in cui stavo partendo, ritenevo certa la possibilità di arrivare sino all’Ogliastra. Del resto era una tratta che già avevo intrapreso e portato a termine in passato ed era questione di tre o quattro giorni. Dopo l’Ogliastra, a mio parere le possibilità di dover abbandonare il giro crescevano. Dicevo: «All’80% arrivo a Posada, al 70% a Olbia, al 50 a Stintino, al 20 a Oristano e al 5% torno a Cagliari». Questa era nella mia testa la possibilità di riuscita del viaggio. Allo stesso tempo dicevo anche che qualsiasi fosse stato il luogo in cui mi fossi fermato, sarebbe stata per me un’esperienza indimenticabile e comunque riuscita al cento per cento.”

E così è stato.

Un’esperienza al limite dello straordinario, a stretto contatto con il mare, dove il vento e la pioggia, il sole e le nuvole decidono se puoi navigare o no, se potrai rispettare i tempi che avevi calcolato.

Un viaggio dove non c’è fretta, non ci sono scadenze, dove la lentezza diventa la tua compagna, dove percepisci il rumore del vento, lo scroscio delle onde sugli scogli, il ritmo della pagaia che entra ed esce dall’acqua, a intervalli regolari, in cui percorrere chilometri è fondamentale tanto quanto vivere le pause, aspettare il momento giusto, quello che ti mostrerà la meraviglia di una caletta nascosta, di una grotta in cui poter entrare con la canoa, di un relitto che il mare ha praticamente ormai divorato.

Un viaggio che, oltre al contatto con il mare, ha dato a Carlo la possibilità di rinsaldare vecchie amicizie e crearne di nuove, e scoprire la gentilezza e la generosità di persone che non aveva mai incontrato prima.

Un viaggio che è terminato ma non è più finito, e che continua, oggi, con tutti coloro che vogliono essere ancora una volta Tutti nella Stessa Barca.

“Intanto io mi godo questo magnifico regalo che mi sono concesso; il sogno della gran parte degli uomini è quello di volare, come i gabbiani o le rondini. Io l’ho fatto nell’unico modo per me possibile, a bordo del mio kayak, circumnavigando l’isola, la mia isola! In maniera lenta ho planato sull’acqua, facendo tesoro di ciò che i miei occhi vedevano e le mie orecchie udivano. […] Ciò che ho visto e le sensazioni che ho provato saranno per sempre custodite nella mia memoria.”

La circumnavigazione del 2018 è stata raccontata direttamente da Carlo Coni nel libro “Tutti nella stessa barca, che sarà prenotabile dal 18 febbraio 2024